lunedì 23 gennaio 2012

Bologna ed i porno shop

Foto spettacolare trovata sul WEB.
   E vai, da qualche anno ci siamo modernizzati alla grande. Oggi, a Bologna, abbiamo almeno cinque porno shop (o porco shop, come mi sembra ovvio rinominarli). Non che voglia fare del puritanesimo, se qualcuno vuole usare degli accessori durante il rapporto sessuale, non vedo problemi, solo che, mi domandavo, c'è davvero una tale vastità d'offerta da giustificare tutti questi negozi, o un cazzo di gomma, malgrado tutto, rimane solo un cazzo di gomma?
E se, come penso, tutta questa vastità d'oggetti e questa tecnologia in fin dei conti non esistono (ma cosa si potrà mai inventare di nuovo) perchè mai questi negozi sono spuntati come funghi? Non per fare pubblicità, ma solo girando per le strade, senza cercarli sulle pagine gialle, mi vengono in mente quello dietro a via Indipendenza , quello in via S. Isaia, quello in piazza dei Martiri, quello, il primo, alla fiera e quello a Zola, con l'insegna sulla rotonda dello stradone. Tanti no?
   Ed allora, pensandoci, mi sono dato la seguente risposta. E' probabile che i Bolognesi non girino per i porno shop alla ricerca di ausilii per fare zum zum, ma alla ricerca di qualcosa, che per altro non vendono certo in negozio, che gli motivi il zum zum. Insomma, uscire alla sera, andare a teatro, o al cinema, mangiarsi un bombolone, passeggiare un po' tenendosi a braccetto e, quando si torna a casa, farsi una bella scopata, mi sembra assolutamente appagante. Arrivare a casa, fare da mangiare, mangiare di corsa per guardare un programma televisivo che ci spiega quanto siamo fortunati ad essere vivi (sì, perchè tutto il resto o ce lo hanno già tolto, o ce lo toglieranno a breve), non andare fuori perchè i cinema sono ormai tutti delle maxi sale che, senza prenotazione preventiva, non offrono nulla e, comunque, i soldi per il cinema, la pizza o il bombolone sono pochi, andare a letto per la disperazione, scopare e poi spegnere la luce con un grugnito, invece, mi sembra assolutamente insoddisfacente. Talmente poco soddisfacente che poi la voglia non si trova e si corre nei sexi shop con la vana speranza che, in mezzo ai cazzi di gomma ed alle mutande pitonate, ci sia qualcuno che la vende.
Viagra: effetti secondari indesiderati
   Ma la voglia è certo l'unica merce che in questi negozi non si vende di sicuro. In tutti questi anni, a giudicare dal proliferare dello spam relativo, le farmaceutiche hanno provato a vendere voglia in pillole. La chiamano Cialis, Viagra o sa Dio come e, malgrado le promesse, si limita a far drizzare il pistolino a chi, per la noia, ha perso la voglia di scopare. Fa drizzare il pistolino, mica toglie la noia, cura il sintomo del male, e non la causa.
   La cosa peggiore è che questa noia mortale, questa mancanza di spinta verso il sesso, cioè verso la riproduzione, colpisce anche i giovani. Ragazzini e ragazzine che girano in branchi monogenere, che si incontrano solo nelle discoteche dove, complice qualche pillolina, mimano per ore un atto sessuale ormai svuotato del suo significato reale per poi...non fare niente. Ognuno a casa sua, esausto, e chi si è visto si è visto. E quando, e si tratta comunque di un evento raro, si arriva all'atto sessuale, lo si compie come un rito, necessario ed incomprensibile. Ehi, dico, guardate che, se siamo arrivati ad essere sette miliardi di persone è perchè scopare è bello, perchè siamo il frutto di millenni di evoluzione orientati alla riproduzione. Se ci passa la voglia, se ci passa veramente, allora siamo pronti per estinguerci ed essere sostituiti, che so, dai paguri, o magari dai conigli che quelli, per l'appunto, sgorzillano da mane a sera come dei conigli e, se glie ne diamo modo, ci sorpassano in un attimo.
   Ed allora, forse, i porco shop e le pillole alzapisello sono l'unica cosa che ci separa dall'estinzione. Siamo infelici, frustrati e senza futuro; viviamo in uno stato di insoddisfazione perenne che ci spinge a non riprodurci? La visione di troppa supergnocca televisiva ci spinge a disprezzare le donne vere? Non ci sentiamo abbastanza "dominanti" per meritarci il diritto di riprodurci? Ebbene, per questi mali io ho la mia personale ricetta, che non prevede l'uso di pillole, di accessori gommosi, di fruste, di catene o altre amenità del genere:
  • Abbasso il tiro (insomma, non mi demoralizzo se non posso avere la porsche, le ostriche, lo champagne e le prime della scala);
  • Mi godo quello che ho, esco con la mia utilitaria (o magari a piedi, che così faccio anche dua passi), vado a sentirmi un concerto di artisti emergenti, mi bevo un bel bicchiere di S. Giovese con un piatto di sgombri alla griglia (dell'abbinamento del vino ne discutiamo un'altra volta);
  • Mentre rientro a casa poggio una mano sui fianchi della mia donna, porto sicuro in cui terminare bene una giornata perfetta e, nel caso, anche una così così.

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