lunedì 13 febbraio 2012

la bottiglia dell'acqua

   Ci sono città, come la mia, dove l'acqua del rubinetto è estremamente dura, il che la rende sicuramente poco adatta per lavatrice e lavastoviglie e, almeno secondo il mio gusto, anche per bere. Questione di gusti, comunque, a volte, un po' per pigrizia, un po' perché non approvo più di tanto l'impiego dell'acqua confezionata, bevo per mesi di fila l'acqua del rubinetto e, sicuramente, non morirò per questo. Comunque non è dell'eterno diverbio fra l'acqua confezionata e quella del rubinetto che volevo parlare, né dei sistemi filtranti, quanto delle confezioni dell'acqua.
   E' noto che, prendendo un contenitore di una data forma e lasciando inalterate le proporzioni fra le sue misure, il suo volume cresce con il cubo delle misure stesse, mentre la sua superficie con il quadrato. Questo rende evidente che, mantenendo costante lo spessore della plastica, il rapporto fra il peso del contenitore e quello del contenuto sarà più favorevole, e non di poco, per una bottiglia grande piuttosto che per una piccola. In altre parole, se per contenere un litro di acqua in una bottiglia da un litro servono x grammi di plastica, per contenerne otto in una bottiglia da otto litri ne serviranno solo quattro volte x, cioè la metà per ogni litro d'acqua, e per contenerne ventisette in una bottiglia da ventisette litri ne serviranno solo nove, cioè un terzo per litro.
   Questo, ovviamente, non è proprio perfettamente esatto, in quanto gli spessori della plastica dovranno essere lievemente maggiori, ma rimane comunque il fatto che occorre indubbiamente meno plastica per litro confezionando l'acqua in bottiglie grandi piuttosto che in bottiglie piccole. Ed allora, noto questo, qualcuno mi spieghi perché nei supermercati e nei negozi italiani non si trova l'acqua in boccioni e anzi, la maggior parte delle marche di acqua minerale distribuisce il suo prodotto in bottiglie da un litro e mezzo e non da due. 
   Ma insomma, viviamo in un paese dove le scuole medie, diciamo che la base teorica minima per capire il ragionamento di cui sopra sia quella fornita dalla prima media, sono obbligatorie, ed ancora ci facciamo prendere per i fondelli in questo modo? Aveva proprio ragione la prof. di matematica quando diceva che, pur potendo, a fatica, insegnarci i rudimenti della materia, non poteva comunque insegnarci come usarli? Siamo irrimediabilmente scemi, pigri o, peggio ancora, autolesionisti?
   Insomma, dimostriamo di essere degni di accedere con onore alla seconda media e, se compriamo l'acqua in bottiglia, almeno, compriamo delle bottiglie grandi.

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