giovedì 1 marzo 2012

Filomena Moretti ed Heitor Villa Lobos.


Filomena Moretti Heitor Villa Lobos
   Oggi mi hanno tolto il gesso. Appena tornato a casa, prima ancora di andarmi a comprare il tutore, ho imbracciato la mia vecchia chitarra per vedere cosa fosse successo in questo mese di astinenza. Il risultato è  terribile. A parte il male, mi sembra che le dita siano quelle di un'altra persona. Penso che ci vorranno mesi di lavoro anche solo per tornare al mio mediocre livello abituale. Così ho deciso di consolarmi ascoltando qualcuno che sa suonare veramente. Ho ravanato in mezzo ai miei dischi preferiti ed ho tirato fuori una chicca, Filomena Moretti che suona Villa Lobos. L'ho infilato nel lettore e, in un attimo, ho smesso di preoccuparmi per il mio polso, sia perché l'ascolto richiedeva l'uso di tutti i pochi neuroni che mi sono rimasti sia
perché, tanto, devo rassegnarmi: per me sarebbe più facile raggiungere la Luna salendo su di una scala a pioli che suonare come lei.

   Ora, la prima cosa da dire è che la Moretti, che a me piace tantissimo, Villa Lobos l'ha inciso due volte. Il disco del quale sto parlando ora è del 2006, con tutti i preludi, gli studi e la suite popolare brasiliana. Si tratta di una incisione dal vivo, del 2004. Più di recente l'artista ha reinciso i cinque preludi e quattro degli studi, più esattamente il primo, il terzo, il settimo ed il dodicesimo, in un album praticamente introvabile uscito nel 2010. Non so nulla della seconda esecuzione che, purtroppo, non sono ancora riuscito a procurarmi, ma devo dire che la prima è già di per sé assolutamente più che interessante.
Filomena Moretti Heitor Villa Lobos: retrocopertina
   Chi conosce Villa Lobos sa che i suoi preludi sono solo ingannevolmente semplici e che i suoi studi richiedono una padronanza tecnica assoluta, senza della quale la mente dell'esecutore rimane legata al gesto impedendogli di trasformare la banalità di una successione di suoni in musica. Ebbene, se ci sono due cose che alla bella Moretti non mancano sono proprio la tecnica e la musicalità. I preludi scaturiscono con naturalezza dalle sue dita, inondandoci con quelle sonorità tipiche del compositore brasiliano, ma è proprio sugli studi che la sua maestria si svela inequivocabile. Se il primo studio, il mitico "arpeggione", ha un tale fascino timbrico da poter piacere anche in una esecuzione un po' meccanica, i successivi richiedono come già detto grandi doti di esecuzione per mostrarsi al meglio.
   Ora, capisco che sia più facile per chi li ha studiati a lungo che per un semplice ascoltatore innamorarsi dell'esecuzione di uno studio, e non vorrei che il mio entusiasmo per questo disco desse luogo a fraintendimenti. Ci sono musiche più semplici da apprezzare dei dodici studi di HVL, ma l'esecuzione della Moretti è il tramite perfetto fra quelle pagine un po' ostiche ed un ascoltatore non chitarrista. Inoltre, sul disco, sono presenti i già citati cinque preludi che, nel loro genere, sono dei piccoli capolavori e sono, questi sì, assolutamente più orecchiabili, e la suite brasiliana, anch'essa molto godibile.
   Per concludere in bellezza, ecco il link al sito dove ascoltare i sample dei brani della Moretti ed un video che, pur non centrando nulla con Villa Lobos, dice tanto sulle qualità musicali della chitarrista di Sassari.
   Vi si possono anche acquistare gli MP3 ma, devo ammetterlo, provo un inequivocabile antipatia per tutti i metodi di compressione con perdita di informazione per cui, personalmente, preferisco comprare i CD anche se, probabilmente, dovrò rassegnarmi al formato elettronico per procurarmi "Sor, Paganini, Villa Lobos and Solbiati: Poetry and virtuisity", il famoso album contenente le incisioni più recenti.

2 commenti:

  1. vorrei imparare choro n. 1 di villa lobos,
    ho bisogno di un maestro qualificato e vorrei contattare filomena moretti, grazie

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    1. Non so se la Moretti dia lezione ma penso che il modo più semplice per contattarla sia via facebook.
      Ciao, Paolo.

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