venerdì 13 aprile 2012

la coop, l'esselunga, il despar e le figurine



Album figurine Despar
   Un signore, avendo fame, entra in un fast food e chiede un panino. Subito una commessa vestita visibilmente da commessa, con tanto di cappello con visiera sponsorizzato ed un simpatico paraorecchie-cuffia-microfono con il quale poteva restare in contatto continuo con il personale addetto alla cottura che altrimenti, trovandosi a quasi un metro di distanza, avrebbe potuto avere avuto notevoli difficoltà ad interpretare i suoi voleri, lo accoglie con un sorriso di plastica adattissimo a nascondere il desiderio di essere in un qualunque posto ad almeno mille chilometri da lì che, altrimenti, si sarebbe potuto facilmente leggere sul suo viso.
-Desidera?-, chiede la cameriera di plastica.
-Vorrei un panino con dentro una svizzera- risponde il malcapitato e poi, guardandosi sconsolato la pancia prominente, aggiunge -piccolo-.
-Certo signore- replica lei -abbiamo il "big steack", che contiene un triplo hamburger, il "great taste", con quattro diversi tipi di salsa, il  "multi
level", con formaggio pancetta e due fette di cipolla, il "magnum-burger" con quattro hamburger sovrapposti separati da foglie di insalata dietetica, il "gargantua", con ripieno a sorpresa, il "pantagruel", che è come il gargantua ma senza cipolla e con il formaggio al posto della pancetta fritta...-
-Ma- la interrompe lui -io vorrei solo un panino con una svizzera piccolo, senza tutte quelle altre cose-.
-Un attimo signore- dice lei guardandolo stupita -che guardo se si può fare-. Poi si tocca il paraorecchie ed inizia a parlare nel microfono. -Senti- dice -qua c'è uno che chiede un panino con un hamburger senza nient'altro, dici che possiamo...ok, e come lo batto?...lo segno come un "big steack"? senza il Big non si può proprio?...ok, adesso glie lo dico-.
-Si può fare, signore, perchè noi di questo esercizio non siamo come i nostri concorrenti che stanno dall'altro lato della strada. Al servizio del cliente è il nostro motto. Dunque, le segno un "big steack". Ed il caffè? Lo vorrebbe un caffè con il "big", perchè se prende il caffè posso farle l'offerta "colazione più" e darle in omaggio un "dolcissimo muffin alla banana" o un "delizioso gelato con le praline di cioccolato finissimo".-
-no, guardi- replica l'uomo -io il caffè non lo bevo, e poi quella roba lì non mi piace e, in ogni modo, non la potrei mangiare comunque.- Poi, avendo avuto l'impressione di essere stato troppo brusco, aggiunge: -sa, per via della dieta.-
-Allora invece del caffè potrei darle un cappuccino- rilancia lei -Così potrebbe prendere un "menù luce d'inverno", col quale le verrebbe anche una "dietetica spremuta d'arancia rossa di sicilia in un pratico contenitore ricilabile con cannuccia".-
-no, guardi- dice lui -preferirei di no, mi basta il panino.-
-ok, ma non è per caso che lei ha un figlio? Perchè in questo caso se prende una "super salad" per accompagnare il panino rientriamo nell'offerta del mese e posso darle uno splendido "soldato spaziale da collezionare",  "il gioco che tutti i bambini desiderano"-.
-no, guardi, non ho figli e non voglio insalata- risponde l'uomo visibilmente alterato. -Mi dia il mio panino per favore-.
-Non si arrabbi che ho una bella notizia per lei- ribatte la commessa. -Oggi con il panino cè una bibita omaggio. Preferisce l'aranciata, l'acqua tonica, il chinotto o la coca?-
A questo punto l'uomo è scoraggiato, non ha neanche più la forza di arrabbiarsi. -Non ho sete- dice-mi dia il panino e basta-.
La commessa è sconcertata dall'insolita resistenza, ma non è stata programmata per la resa. -Guardi- dice -se vuole posso provare a chiedere in direzione se al posto della bibita omaggio posso darle un "simpatico cappellino sponsorizzato", o magari un "dietetico sorbetto di frutta" all'interno di un "coloratissimo mug in ceramica ipoallergenica che potrete utilizzare per le vostre pause caffè"-
   L'uomo se ne va sbattendo la porta mentre la commessa l'insegue per proporgli i "gamberi fritti con la papaya" che, in abbinamento al "frappè di liquirizia", compongono il "menù fantasia" con il quale si può avere una riduzione del 20% sul prezzo d'ingresso del cinema.
   Surreale? Neanche tanto tutto sommato. Siamo circondati da professionisti della vendita che, nel tentativo di sottrarsi l'un l'altro quote di mercato, ci bersagliano di omaggi inutili non richiesti ed offerte speciali per l'acquisto di prodotti che, altrimenti, non avremmo mai comprato. I peggiori, ovviamente, sono quelli che possono permettersi di spendere di più in attività promozionali. Bollini, buoni premio, figurine, omaggi da collezionare, tutte cose che, comunque, non si sono materializzate lì, ma che sono state pagate con i nostri soldi. Se sulla cassa ci fosse un cartello con scritto qualcosa del tipo "con i vostri soldi non vi compriamo le figurine e non vi facciamo omaggi, ma la cassiera che avete di fronte prende cinquanta euro di più tutti i mesi e, quindi, è sicuramente più motivata ad essere gentile", lo preferirei.
Figurine WWF-COOP
   Comunque, in questi giorni di crisi, pur di non vedersi ridotto il fatturato le grandi distribuzioni hanno superato sè stesse. Coop dà in omaggio le figurine del WWF. Sono certo che gli animali in via di estinzione saranno eternamente grati a chi ha tagliato centinaia di alberi per farne figurine che portano i loro nomi. Loro si estingueranno ma il loro ricordo resterà per sempre, ed è sempre meglio di niente. 
Le figurine Despar
   Despar replica con le figurine della Dream Works. Queste non sono autoadesive, vanno infilate in un apposito album e si possono usare per giocare, una specie di trivial pursuit con domande pseudo-cultural-ecologiche che faranno inpazzire le mamme. Anche in questo caso il tema é "difendi la natura" e, anche in questo caso, la natura sarà eternamente grata a chi usa materie prime preziose per farne inutili figurine.
   Esselunga, allora, rilancia con le cards dei cantanti, colpendo sotto la cintura perchè in questo modo lavora più sugli adolescenti che sui bambini. Guadagno immediato, quindi, e preparazione della nuova generazione di acquirenti in un colpo solo. Anche queste figurine non sono autoadesive e contengono dei quiz, ma questa volta sui personaggi dello spettacolo, senza nessuna pretesa di acculturamento.
   Ora, siccome tutto questo mi sà di presa per i fondelli, ho deciso che, fino a che non smetteranno di darmi le figurine, non farò più la spesa alla COOP, all'Esselunga ed al Despar. Saggia e ferrea decisione che è stata immediatamente boicottata dai miei figli che, dal loro canto, non considerano affatto le figurine alla stregua di accessori inutili e che vogliono a tutti i costi completare gli album, e per fortuna che, accattonando fra parenti ed amici senza figli, l'operazione è stata possibile senza spese extra, perchè già i bambini mi stavano chiedendo se non  era possibile andare a fare la spesa della settimana tutti i giorni.
   Insomma, concludo dicendo che siamo, evidentemente, schiavi dei nostri figli, e questo si sapeva, ma che la grande distribuzione ha imparato ad approfittarne. Sull'onda della ferrero, con gli ovetti kinder, e di Mc. Donald, con i giochini scemi in omaggio assieme al children menù (non sono sicuro che si chiamasse così), COOP, Esselunga, Despar e, forse, altri ancora, stanno cercando di far leva sulla stupidità dei nostri figli e, peggio ancora, sulla nostra, per venderci cose che non ci servono affatto.
   Chissà, forse potrebbe essere una opportunità educativa. Finalmente l'occasione buona per insegnare ai nostri figli che non tutto quello che brilla è oro.

5 commenti:

  1. Credo che invece l'iniziativa delle figurine Starzone sia interessante, i nostri figli e adolescenti ormai sono sempre più "online" e non si godono quei momenti stupendi di condivisione di quei bei pacchetti di figurine di una volta, il "celo celo manca manca" qualcuno non sà più cosa è. Io colleziono le figurine starzone insieme a mia figlia ed è un momento bellissimo quello che condividiamo insieme all'apertura delle buste e le figurie sono anche di ottima qualità e di materiali non nocivi!

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  2. Guarda che non è con le figurine che ce l'ho, ma con il fatto che te le "regalino" con i tuoi soldi. Io preferisco prenderle in edicola. Le pago sempre io, alla fine, ma c'è più chiarezza e l'edicolante non mi fà un regalo, anzi, mi dice anche grazie per averle comprate. Non mi sembra una differenza da poco no?
    Ciao, Paolo.

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    1. Ma che problema c'è a ricevere un regalo dopo aver fatto spesa?
      E poi si vince così anche download gratutiti, non è male così!

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    2. No, guarda, i regali sono quelli che ti fanno gli amici per Natale o per il tuo compleanno. I supermercati NON SONO TUOI AMICI, e se dicono di averti fatto un regalo, non ti preoccupare, è con i tuoi soldi che viene pagato. Sai, mi viene in mente quando i miei figli mi vengono a chiedere i soldi per fare un regalo alla mamma, o vanno da mia moglie per farne uno a me. Loro sono giustificati, sono dei bambini e non si rendono conto della cosa, ma quando lo fa la COOP a me sa tando di presa per i fondelli.
      Ciao. Paolo.

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    3. Ma insomma...o vai a fare la spesa o non la fai. Se la fai ti regalo delle card...se non le vuoi non le prendi. Non credo ci prendano per i fondelli in questo. E' solo un modo per farsi conoscere! :)

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