lunedì 16 luglio 2012

Pink Slime, attento a quello che mangi!

Immagine da "The Wall", dei Pink Floyd.
Non molto diversa dalla realtà no?
   Non molto tempo fa, in una macelleria di paese, ho assistito in diretta al disosso di una ventina di cosce con fuso di pollo. Le mani del macellaio si muovevano con una rapidità ed una precisione invidiabili e, alla fine, di carne attaccata all'osso quasi non ce n'era più. Il macellaio mi ha spiegato che disossava pollame e conigli da quand'era un bambino e che il suo negozio riforniva anche un noto ristorante, per soddisfare il quale disossava almeno un paio d'ore al giorno, per cui non era certo il
"mestiere" che gli mancava. Tuttavia, anche così, di tempo ce ne è voluto parecchio.
   L'industria alimentare, però, non può permettersi di perdere tutto questo tempo e, specialmente, non dispone di macellai altrettanto abili. Lo scarto attaccato alle ossa, nel processo industriale, assume proporzioni significative, tali da giustificare l'investimento necessario per l'acquisto di complessi macchinari che separano meccanicamente la carne dalle ossa. Niente di male, intendiamoci, se il risultato fosse quello che conosciamo: pezzi di carne da una parte, ossa pulite e cartilagini dall'altra, ed invece non è proprio così che funzionano le cose.
Non ho trovato neanche un
wurstel di pollo che non ne
dichiarasse la presenza nella
lista degli ingredienti.
   Le carcasse vengono private della parti più nobili, come il petto e le cosce, e quindi vengono congelate, scongelate, frantumate e passate ad alta pressione in dei setacci che separano i frammenti d'osso dalla carne, che ne esce ridotta in forma di poltiglia rosa assieme al grasso ed alle cartilagini. Questa poltiglia rosa prende il nome di "carne separata meccanicamente" o CSM e, dopo la disinfezione resa necessaria dall'uso di parti che potrebbero essere contaminate da materia fecale e che si svolge utilizzando, fra le altre cose, ammoniaca(1), viene condita con aromi e sale ed è la base di molte preparazioni alimentari industriali quali cotolette, hamburger, wurstel di pollo, salsicce, cordon blue, spinacine, ripieni, polpettoni e così via.
Pink Slime pronto all'uso
proprio appetitoso no?
   Il nome con cui è conosciuta questa prelibatezza, oltre che CSM, è quello di carne magra finemente strutturata, ma gli anglosassoni la chiamano Pink Slime (poltiglia rosa), Lean Finely Textured Beef (LFTB) e anche Boneless Lean Beef Trimming (BLBT). Tanti nomi diversi per indicare una schifezza che, se non fosse accuratamente mascherata dagli altri ingredienti, farebbe insorgere i consumatori. Basti pensare che in Nord America, da sempre patria del trash food, dopo una serie di trasmissioni televisive che svelavano i metodi di fabbricazione del Pink Slime e la sua presenza nei cibi dei fast food e delle mense scolastiche le proteste sono state tali da spingere i produttori di hamburger ad escluderle dagli ingredienti, provocando incidentalmente il fallimenti di alcune delle maggiori industrie di lavorazione della carne del paese specializzate, per l'appunto, nella produzione di Pink Slime bovino.
   Nel nostro paese e in quasi tutta l'UE, dopo gli episodi di mucca pazza, è stata  vietata la separazione meccanica delle carni bovine, ma per il pollame e per gli ovini è consentita e la maggior parte dei prodotti a base avicola ne contengono. Si tratta di un prodotto pessimo, povero di proteine e ricchissimo di grassi, il cui gusto sgradevole viene corretto grazie all'uso smodato di sale ed aromi artificiali. Se siete fortunati e, specialmente, attenti a quello che mangiate, nel vostro frigorifero non ne troverete tanto, ma non è impossibile che un po', grazie anche alle etichette volutamente non chiare dei produttori, ve ne sia sfuggito.

   Io, oggi, ho avuto la sorpresa di trovarne nelle Ortaiole con spinaci Amadori comprate da mia moglie al supermercato. Ok, sapevo che non erano il massimo ma, dopo aver letto l'etichetta (opportunamente nascosta sotto al contenitore) le ho buttate via e mi sono fatto una insalata tonno ed olive. Comunque la prossima volta a fare la spesa ci vado io.
L'etichetta incriminata, scritta in piccolo ed in
bianco su fondo verde, può essere letta da un
normodotato solo in condizioni di luce eccellenti
   Vale comunque, anche in questo caso, la regola: Mangiare meno carne per mangiarla meglio.

1) In realtà in UE la disinfezione della carne con sostanze chimiche è vietata e, di conseguenza, l'uso di parti potenzialmente infette non è previsto nella produzione del CSM, ma possiamo fidarci?

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