giovedì 6 dicembre 2012

Non ce li meritiamo

   Secondo me, se ci fosse un Dio giusto ed interessato all'uomo, i computer dovrebbero smettere tutti di funzionare, come pure le radio, i telefoni, le automobili e così via, e l'uomo dovrebbe di botto essere riscaraventato a prima della rivoluzione industriale. Questo perché,  è evidente, noi tutte queste cose non ce le meritiamo proprio. Ma come, abbiamo a disposizione tecnologie sofisticate che consentirebbero a tutti di vivere senza troppi sacrifici, lavorando poche ore al mese ed, invece, tutti dietro a fare lavori inutili ed a lavorarne 40 alla settimana, ma stiamo scherzando? Prima dell'avvento dei word processor le segretarie dovevano lavorare ore per scrivere in bella forma e senza errori di battitura una qualsiasi lettera, oggi basterebbero pochi minuti ma, stranamente, io non vedo in giro posti da segretaria per 5 ore alla
settimana, solo per 40. Lo stesso dicasi per i lavori di gestione delle prenotazioni, degli acquisti, delle scorte e delle giacenze. Oggi come oggi quasi tutti questi processi potrebbero essere automatizzati lasciando la gente libera di andare al parco eppure, incredibile, continuiamo tutti a lavorare come degli ossessi. Non ci sarebbe bisogno di commercialisti, perché la contabilità delle aziende potrebbe essere unita a quella fiscale adottando un software comune fornito dal ministero delle finanze, ed invece i commercialisti lavorano. Non ci sarebbe bisogno di guidatori delle metropolitane perché le metropolitane potrebbero, in tutta sicurezza, essere completamente automatizzate, più o meno come un ascensore, ed invece non si fa. Non servirebbero i postini se le poste elettroniche venissero usate 
   Le macchine, se usate in modo sensato, consentirebbero di ridurre il lavoro umano a quei pochi ruoli non completamente automatizzabili e questo, in una società ragionevole, consentirebbe a tutti di lavorare molto meno e, specialmente, solo nei ruoli dove le capacità umane sono indispensabili, ruoli che in un qualche modo gratificano il lavoratore. Bé  certo, non tutti possono essere in grado di fare il medico, il progettista di centrali nucleari o il direttore d'orchestra, su questo non ci sono dubbi, come non ci sono dubbi del resto sul fatto che esistano mestieri, come ad esempio i tre sopracitati, che richiedono anni di studi ed un impegno quotidiano e continuo anche solo per rimanere aggiornati così che, chi volesse scegliere di esercitarli, non potrebbe certo limitarsi lavorare poche ore al giorno. Questo, però, non significa che non sia possibile ridurre il carico di lavoro della maggior parte delle persone lasciando inalterato il prodotto e cioè, in parole povere, mantenendo l'attuale tenore di vita per tutti e, a me sembra ovvio, il fatto che non si faccia è evidentemente stupido, incredibilmente stupido. Realisticamente la maggior parte della gente potrebbe lavorare la metà od un quarto di quanto non faccia ora e, invece, tutti diamo per scontato che si debbano fare le nostre belle 40 ore settimanali, o anche di più in alcuni casi. Si potrebbe ad esempio tranquillamente tornare a quando, in una famiglia, lavorava una sola persona lasciando la coniuge libera di occuparsi dei figli e se, oggi che si parla tanto di uguaglianza dei sessi, si verificasse la situazione opposta, io personalmente non avrei niente in contrario a stare a casa a godermi i miei figli fino a che ci sono lasciando a mia moglie l'onere di andare in ufficio tutti i giorni.
Tutte le persone che conosco che girano
in Mercedes, la macchina la usano solo
per andare a lavorare. Come a dire,
"lavoro come un somaro per poter
avere una supermacchina con la
quale andare al lavoro"
.
Mica male no?
   Non è, intendiamoci, che io pensi che l'uomo debba restare in panciolle tutto il giorno ma, diciamocelo, quanto tempo ci rimane per essere felici lavorando 40 ore settimanali? Quanto ci godiamo i nostri figli, un buon libro, un po' di sport, la compagnia degli amici? Poco vero, eppure continuiamo imperterriti su questa strada, inventando in itinere delle false gratificazioni per giustificare la nostra stupidità, come l'ipad, il telefonino e l'automobile che, saranno anche status symbol ma, di fatto, se li usiamo per lavorare sono per l'appunto i simboli dello stato di schiavo.
   Ebbene, è evidente, ci facciamo del male da soli e, quindi, ce lo meritiamo per cui... 
...preghierina: 
   Dio, per favore, toglici la tecnologia, puniscici facendoci disinventare il motore a scoppio, l'energia elettrica la rotazione delle colture e l'aratro. Toglici la patata, che ha consentito agli uomini di uscire dall'oscurantismo del medio evo e dacci oggi il nostro carico di lavoro quotidiano. Rendici, ti preghiamo, sempre più simili alla bestia che eravamo perché  disprezziamo l'ozio e non ne siamo degni. Aiutaci a preservare la maledizione di Adamo, "guadagnerai il pane con il sudore della tua fronte", e non permettere che il demonio ci tenti con la sua tecnologia liberandoci dal peccato originale. E, già che ci sei, ti preghiamo, cancella dalle nostre menti l'esistenza di cose come l'anestesia epidurale ed il taglio cesareo e riempi di vipere il suolo del nostro pianeta così che le tue parole "partorirai i tuoi figli nel dolore e la serpe ti insidierà il calcagno" si avverino in toto perché, ciò che è giusto è giusto, non ci sia una sperequazione fra i sessi nella tua condanna. 
   Non consentirci di trasformare in un paradiso questo nostro pianeta ed anzi, aiutaci a renderlo sempre più simile ad un inferno perché possiamo soffrirne in anticipo le pene e, in questo modo, non rischiare di perderci troppo nel trapasso, e se per caso qualcuno di noi rinsavisce e non è d'accordo, aiutaci ti prego ad ignorare le sue parole ed a bollarlo per pazzo o, quanto meno, per integralista in modo che non possa fermare il nostro cammino verso l'autodistruzione. Questo noi ti chiediamo nella nostra immensa stupidità, esaudisci i nostri desideri, amen.

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