martedì 1 gennaio 2013

Un pensierino per l'anno nuovo

Avete presente il count down di un flop. Qualcosa come "-10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, via" e poi invece che fuoco e fiamme il missile resta ignominosamente a terra? Ebbene, l'altro giorno eravamo tutti lì in soggiorno con lo spumante in mano, ad aspettare la fine del mondo e invece no, i Maya, gli Inca, gli Aztechi o chi diamine gli scolpitori di calendari monchi fossero non ci hanno preso e noi a brindare lo stesso ma un po' delusi che, dopo Berlusconi e Monti, la fine del mondo ci avrebbe fatto comodo
davvero.
Il ritorno della mummia
   E va bé, allora tutto prosegue come prima. Il nostro pianeta continua a ruzzolare nella sua orbita, la luna ad oggi frulla ancora come un canarino regalandoci maree e romantiche serate da trascorrere con l'amato bene, il sole, quando c'è, ci riscalda come al solito e, quando non c'è, tiriamo fuori l'ombrello e magari ci chiudiamo in casa al calduccio, con un bicchiere di quello buono. Politici e tecnici si avvicendano, incolpandosi l'un l'altro e senza riuscire a cambiare (o senza volere cambiare) lo stato attuale delle cose e Berlusconi, incredibile a dirsi, si ricandida certo che, visto che niente è cambiato, qualche coglione che lo vota lo troverà senz'altro.
   Ci sarebbe, però, da domandarsi quale potrebbe essere un bell'evento a cui brindare, qualcosa che risollevi le sorti del mondo e ci ridia la speranza nel futuro. Nell'ordine, ci sarebbero:
  • Una bella epidemia che, zitta zitta, decimasse la popolazione mondiale, magari colpendo proprio le etnie diverse dalla nostra. (una epidemia che colpisse i gialli, se siete bianchi, o i bianchi se siete gialli, o magari i neri, o i neri ed i bianchi salvando i pellerossa ed i gialli, insomma, qualcosa che mi tolga dalle scatole in fretta tutti quegli "altri" che consumano le risorse del "mio pianeta" e che in cambio non hanno neanche la buona creanza di ringraziare);
  • L'invenzione del viaggio spaziale;
  • L'inaspettata comparsa del buon senso nel cervello dei politici di tutto il mondo;
  • L'ideazione, dopo il fallimento dei modelli marxista, capitalista e giapponese, di un nuovo modello che, a differenza dei precedenti, funzioni veramente;
  • L'arrivo di alieni superprogrediti che, in cambio delle incisioni di Mina e di Michael Jackson, ci donino le conoscenze necessarie al raggiungimento di uno stadio evolutivo superiore;
  • L'invasione di alieni progrediti ma non troppo, che possano essere sconfitti dopo epiche bataglie, sul genere di indipendence day;
  • L'Armageddon, il Ragnarok, l'Apocalisse, l'Ultima battaglia per intenderci, il giudizio finale preceduto da squilli di trombe, bestie pluricefale, resurrezione di morti ed epici scontri fra le forze del bene, rigorosamente biancovestite e guidate da un vecchio barbuto stile Gandalf e le truppe del male, distinguibili grazie all'elmo nero modello terzo raich come quello dei cattivi di guerre stellari.;
  • L'arrivo degli "ondicoli", ipotizzati da "Frederic Brown", che ci privi di tutto ciò che è elettrico riportandoci improvvisamente al tempo dell'illuminazione a gas (ma senza il telegrafo).
   Insomma, ormai la nostra speranza si rivolge all'impossibile, alla fantascienza. Alla politica non ci si crede più, l'ONU è considerata alla stregua di un branco di buffoni e persino la FAO e l'UNICEF si sono sputtanate al punto che non conosco nessuno disposto a donar loro un euro per Natale. L'epoca delle bande armate è finita e persino l'unità di questa povera Europa è rimasta sulla carta. Ed allora, se deve essere fantascienza, che sia fantascienza davvero. Proviamo ad immaginarci, per questo nuovo anno, una fine del mondo, o meglio, un reinizio di un mondo che, al di là degli aspetti tecnici, sia in grado di restare fatto e funzionare un po' meglio dell'attuale, ed auguriamoci che, come nella favola di Cenerentola, per una volta i sogni si avverino.

Nessun commento:

Posta un commento